Boomer Gender X
Spigolando tra le definizioni di genere, come camminando sulle uova, finendo per approdare alla bonaria ignoranza bertoldesca e minchiona
Cari amici, essendo un boomer1 non capisco tante cose moderne, ma soprattutto mi perdo nei meandri infiniti della nomenclatura/terminologia o come la vogliamo chiamare, che descrive tutto lo scibile delle inclinazioni sessuali e/o delle configurazioni di genere.
Siccome sono un tipo curioso che desidera imparare, però, seguo con (relativa) passione l’evoluzione del linguaggio specifico, anche se, come da premessa, non ci capisco.
Quindi azzardo, a beneficio di me stesso e anche per attivare una discussione che coinvolga i miei 25 lettori, che nel frattempo hanno raggiunto il centinaio, con mia grande soddisfazione, una goffa ricostruzione di glossario minimo, lacunosa e, vedrai, maldestra e malformulata. Ma sbagliando s’impara. Se sbalio mi corrigerete, diceva quello.
Comincio da
- Cisgender (cisessuale) - che sarebbe la persona la cui identità di genere corrisponde al genere e al sesso biologico assegnato alla nascita2. Insomma, maschi che si sentono maschi, femmine che si sentono femmine, anche se potrebbero sorgere sfumature diverse, andando avanti nella classificazione. Preferisco la definizione in inglese perché cisessuale mi suona male. Ne discende che
- Transgender - (o transgenere) indica le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere e/o al sesso che è stato determinato loro alla nascita. Sono
- Transessuali - se il loro comportamento sessuale è caratterizzato dalla non accettazione del proprio sesso e dall'identificazione in quello opposto, o che hanno assunto, attraverso la transizione, i caratteri somatici dell'altro sesso.
Il che fa di loro delle persone transgender binarie, se transitano dal genere assegnato in natura all’altro, oppure transgender non binarie, se presentano un atteggiamento sociale e sessuale che combina caratteristiche del genere maschile e di quello femminile, senza identificarsi interamente in nessuno dei due (persone non-binarie). E qua si apre un altro scenario.
Le identità non binarie (in inglese: genderqueer oppure nonbinary, non-binary, o enby dall'abbreviazione NB) sono quelle identità di genere che sono al di fuori del cosiddetto binarismo di genere, ovvero non strettamente e completamente maschili o femminili. Le identità non binarie talvolta possono rientrare nel termine ombrello transgender, poiché le persone non binarie si identificano tipicamente con un genere diverso dal genere assegnato, ma possono anche essere soltanto non conformi a tale genere.
Ulteriore complicazione (anche se forse è più semplice di quanto non sembri): Le persone non binarie possono identificarsi come appartenenti a più di un genere (bigenere, in inglese bigender),a nessun genere (agenere, in inglese agender), o oscillanti tra generi (in inglese genderfluid).
L'identità di genere è distinta e indipendente dall'orientamento sessuale. E qua si apre un mondo vario (eterosessuali, omosessuali, bisessuali, asessuali). Approfondire è come camminare sulle uova, perché il quadro è composito e racchiude tante sfumature, ma dà l’idea di quante cose frullano nella mente e nel corpo delle persone, e anche di quanta fatica si faccia a stare in un mondo che cataloga le cose secondo schemi rigidi e descrive un recinto di normalità incapace di includere ogni manifestazione dell’esistenza.
Mi fermo prima di assumere un atteggiamento sospeso tra la Marchesini sessuologa e il prete che tiene corsi prematrimoniali, ma percepisco la scottante attualità del tema, nonostante abbia pochissimi amici gay (almeno uno però carissimo). Per quanto ne so. E ricordo la fase delle delle risatine da scuola media, il che mi ricorda che l’adolescente boomer romano di periferia è cresciuto a colpi di machesseifroscio? (notare lo sc pasoliniano, sono raffinatezze).
Trovo che aver fatto dei passi avanti rispetto a quella condizione bruta sia qualificante, ma insomma, per dirla con la citazione apocrifa di Ennio Flaiano, o di Luciano De Crescenzo, o di chissà chi, “quando voi vivevate ancora sugli alberi, noi eravamo già froci”. Lo prendo come sinonimo di evoluzione.
Ma resto ginefilo3, nella mia scarsa propensione all’avventura.
Boomer: nato tra il 1946 e il 1964. Più gentile del vecchiodemmerda che alcuni conoscenti poco educati usano
Tutte le definizioni sono recuperate nelle rispettive voci di wikipedia. Quando cito Wikipedia uso il corsivo.
No, non volevo dire cinefilo